Uncategorized

Tensione Sui Migranti, Scontro Polonia

By 20 de December de 2021 No Comments

Al Consiglio Europeo di giovedì e venerdì prossimi l’attenzione si sposterà infatti dalla questione dagli sbarchi alle partenze e sul rifinanziamento (ancora non è chiaro a quali condizioni) dell’Esao, l’ufficio europeo per il sostegno all’asilo. «Dovremo lavorare insieme e aiutarci l’un l’altro ed è questa la direzione in cui i due Governi italiano e tedesco stanno lavorando», dice Draghi. Horst Seehofer ha, inoltre, sottolineato di voler appoggiare la decisione della Polonia di erigere un muro al confine con la Bielorussia. «Non possiamo criticarli perché proteggono i confini esterni dell’Ue», ha affermato. «Non con l’uso delle armi ovviamente, ma con altri mezzi disponibili», ha aggiunto il ministro. L’Ue accusa il presidente bielorusso Alexander Lukashenko di aver portato in aereo migranti dal Medio Oriente e dall’Africa a Minsk, capitale del suo Paese, per poi mandarli a piedi verso l’Unione europea come rappresaglia per le sanzioni imposte da Bruxelles per la repressione dell’opposizione in Bielorussia.

Nel farlo però la donna che per tre lustri ha governato la Germania non ha mancato di affermare alcune inesattezze. Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. Un investimento, come confermano gli studi dell’Istituto per la ricerca sull’occupazione tedesco che mostrano l’integrazione come un processo a lungo termine.

Per Miraglia l’Europa ha responsabilità in quello che è successo in Afghanistan negli ultimi vent’anni e limitarsi a pagare per fermare le persone in paesi come l’Iran o il Pakistan, che già accolgono milioni di profughi, è una risposta insufficiente. La Germania è il quarto paese europeo a subire i disagi causati alla frontiera dal dittatore bielorusso Aljaksandr Lukashenka, che in questi mesi ha aperto la “rotta bielorussa” ai migranti per creare disagi nell’Unione europea. Aveva iniziato https://carovanemigranti.org/ con la Lituania, poi aveva diretto i migranti verso Polonia e Lettonia. La situazione umanitaria alla frontiera è grave, la Polonia ha dichiarato lo stato di emergenza, non lascia passare nessuno e finora sono morte sei persone, intrappolate nella terra di nessuno tra Polonia e Bielorussia. Alcuni migranti hanno raccontato di aver pagato fino a seimila dollari per il viaggio e ci sono sospetti che parte del denaro vada al governo di Minsk, che trasporta le persone dai loro paesi a bordo degli aerei della compagnia Belavia, poi li dirige verso il confine.

“Se c’è una residua possibilità di riscatto dell’Occidente, è nell’abbraccio delle nostre comunità a chi fugge dal terrore”. Anche il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, ha detto che la usa città è “pronta ad aiutare chi fugge e chi resta. Non possiamo abbandonare il popolo afghano al proprio destino e i sindaci si stanno mobilitando in modo compatto”. “Ieri ero in Libia e ho avuto ottimi colloqui con il primo ministro del nuovo Governo ad interim e anche con il ministro dell’Interno”, ha ricordato la commissaria. Gli Stati del Med-5, cioè “Italia, Spagna, Grecia, Malta e Cipro”, con una lettera alla presidenza del Consiglio Ue, hanno ritirato la loro riserva in merito al nuovo regolamento sull’Easo, l’Ufficio europeo di sostegno per l’asilo, “abbandonando la logica dell’accordo su tutto o accordo su nulla”.

«Dobbiamo aiutare il governo polacco a proteggere la sua frontiera esterna – ha esortato – Questo sarebbe compito della Commissione europea, faccio appello perché agisca. La invito ad agire». Matteo Salvini, sei mesi fa, annunciava il taglio alla cifra dei 35 euro, giustificando la scelta con una fantomatica media di spesa europea inferiore. A confutare le sue parole, il documento redatto dall’European Migration Network. La rete, istituita dal Consiglio dell’Unione Europea, ha elaborato le informazioni su costi dell’immigrazione e asilo di 21 Stati europei al 2016. Una doccia gelata per le convinzioni di quanti pensano che il nostro sia tra gli Stati più generosi. “I richiedenti asilo saranno trasferiti dai paesi limitrofi in Italia, dove avvieranno la procedura per la richiesta di asilo.

  • Varsavia ha respinto il loro ingresso e si è detta pronta a difendere i propri confini, mentre la Commissione Ue ha chiesto ai 27 di colpire il regime di Lukashenko con un nuovo giro di sanzioni.
  • Sono 1.215 gli ospiti dopo la raffica di sbarchi registrata sabato sulla più grande delle Pelagie.
  • Una doccia gelata per le convinzioni di quanti pensano che il nostro sia tra gli Stati più generosi.
  • Nel 2007, la sua azione di convincimento dei leader del G8 sull’importanza di accettare le raccomandazioni scientifiche dell’IPCC le valse il titolo affidatole dalla stampa tedesca di Klimakanzlerin .
  • Così la tua area personale sarà sempre più ricca di contenuti in linea con i tuoi interessi.

La sentenza potrebbe avere effetti importanti sulle politiche di contrasto all’immigrazione illegale da parte di Berlino. Proprio in queste settimane, infatti, la Germania aveva ripreso a respingere in Italia i cosiddetti ‘dublinanti’, ovvero i migranti che hanno fatto domanda d’asilo nel Belpaese per poi spostarsi in un altro Paese Ue. Secondo il regolamento di Dublino, il pacchetto di norme sull’immigrazione su cui gli Stati europei provano da anni a trovare un’intesa per riformarle, se si presenta una domanda di asilo in un Paese Ue bisogna restare in quel Paese fino all’esito della procedura, che può arrivare anche dopo diversi mesi. E solo dopo può chiedere di essere trasferito in un altro Stato membro dell’Ue, previa approvazione delle autorità interessate. A sostenere Varsavia c’è però la Germana che rivolge un appello all’Ue dicendo che Minsk usa i profughi come «arma» contro l’Europa. «La Polonia o la Germania non possono gestire questo da sole», ha detto al quotidiano Bild il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer.

  • Proprio la Germania, da sempre sorda alle richieste di aiuto italiane, si mobilita e mobilita tutti i partner per difendere i confini polacchi da cui sono transitati quest’anno oltre 23mila clandestini, il 50 per cento nell’ultimo mese, in ogni caso meno della metà di quelli arrivati in Italia quest’anno.
  • La Germania ha assicurato che non intende chiudere la frontiera con la Polonia, ma ha aumentato il numero dei poliziotti schierati lungo il confine.
  • Ma, al contempo, il governo centrale tedesco ha sottolineato i potenziali benefici a lungo termine che l’afflusso di rifugiati potrebbe generare, aiutando le amministrazioni locali.
  • Promesse di accoglienza sono arrivate poi da parte del Canada, che fornirà asilo a 20mila “rifugiati vulnerabili” provenienti dall’Afghanistan.
  • Wir schaffen das, “ce la possiamo fare”, lasciando intendere che il suo paese aveva la forza – morale, sociale ed economica – per accogliere e integrare i nuovi arrivati.
  • Mettere in difficoltà l’Europa è nei piani di Lukashenka da quando Bruxelles ha sanzionato il regime per il dirottamento dell’aereo che viaggiava da Atene a Vilnius, costretto ad atterrare a Minsk, dove un passeggero, l’attivista bielorusso Roman Protasevich, è stato arrestato.

Negli ultimi 15 anni la Germania risulta il primo Paese UE per richieste di asilo accettate. La Cancelliera si spese infatti in prima persona nelle trattative con Erdogan per la chiusura delle frontiere turche in cambio di sei miliardi di euro a carico della UE. Tuttavia, l’automotive, uno dei fiori all’occhiello dell’industria tedesca fin dal secondo dopoguerra, vive un periodo di declino.

La Nato è solidale con la Polonia e tutti i nostri alleati nella regione», ha scritto il segretario generale su Twitter. USA e NATO si mobilitano se a trafficare clandestini è la Bielorussia “comunista e amica di Putin” ma lo stesso tema non li scalda se gli stessi traffici li gestiscono gli “alleati” turchi o organizzazioni criminali mediorientali e nordafricane. Persino da Washington il portavoce del dipartimento di Stato Usa, Ned Price ha dichiarato che “gli Stati Uniti condannano con forza la strumentalizzazione politica da parte del regime di Lukashenko e la coercizione di persone vulnerabili.

Leave a Reply